Nostra signora dei fulmini

Giancarlo Piacci presenta Nostra signora dei fulmini (Salani)

dialoga con l'autore Raffaella Garruccio

Con il suo romanzo precedente, I santi d'argento, avevamo scoperto uno scrittore capace di raccontare le tensioni sociali della nostra contemporaneità attraverso una scrittura precisa e densa di umanità, e un personaggio, Vincenzo Cocchiara, che è destinato a rimanere nelle pagine della letteratura noir.

Ora lo ritroviamo, con una nuova storia in cui Giancarlo Piacci sonda non soltanto le contraddizioni di un protagonista in lotta contro se stesso, ma anche i contrasti sociali di una realtà eternamente pronta a esplodere. Siamo a Napoli, ma potremmo essere ovunque...

Vincenzo ci ha provato a restare fuori dai guai, a mettersi alle spalle l’uomo che è stato. Si è trasferito nel porticciolo di Bacoli, di fronte al mare, in cerca di una pace che Napoli non poteva più offrirgli. Adesso accanto a sé ha una compagna, Irene, e un amico leale, Antonio, che hanno imparato ad accettare i suoi silenzi, i suoi tormenti, senza fare troppe domande. Eppure la felicità sembra ancora un miraggio, tanto più da quando la piccola comunità di pescatori dove trascorre il suo tempo è spaccata a metà. Una multinazionale sta per inaugurare nella zona il più grande allevamento ittico del Mediterraneo: qualcuno è allettato dall’opportunità di lavoro, altri temono di perdere la propria autonomia. Una mattina scoppia un diverbio, gli animi si scaldano, volano colpi e parole; la sera, uno di loro muore in circostanze terribili. Tutti i sospetti finiscono inevitabilmente sull’unica persona che si ostina a non spiegare dove fosse nelle ore in cui il ragazzo perdeva la vita: Vincenzo. Ma perché nascondere la verità, se questo comporta essere indagato per omicidio? 

Vi aspettiamo martedì, per parlare di noir, di letteratura di genere, di libri e di tutto il resto (ah, ve lo abbiamo detto che Giancarlo è il nostro super collega della Ubik di Napoli?).