
Album "Baudolino"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del romanzo Baudolino di Umberto Eco (2000), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione critica.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non c’è quindi nessune pretesa di una presentazione esaustiva dei molti argomenti e dei molti materiali che il romanzo potrebbe suggerire, ma la volontà di compiere una scelta sulla base di motivazioni anche episodiche e dettate dall’interesse dei lettori e dalle discussioni che il gruppo di lettura ha sostenuto negli incontri precedenti.
L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 2000 dall’editore Bompiani. Di Baudolino sono comunque sempre citati anche i capitoli da cui sono tratte le citazioni, per facilitarne l’individuazione in altre edizioni.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

William Richard Lethaby & Harold Swainson, The church of Sancta Sophia, Constantinople (1894)
Baudolino incontra Niceta Coniate, e quindi inizia a raccontare la sua storia, nella chiesa di Santa Sofia, in una Costantinopoli incendiata e saccheggiata. Fra le prede più ambite, oltre alle preziose suppellettili, ci sono le reliquie, tema che attraversa tutto il romanzo. Baudolino ritrova i corpi dei tre Magi, lui e i suoi compagni portano con sé sette diverse teste del Battista, “inventano” e (forse) perdono il Sacro Graal, diventano veri e propri spacciatori di reliquie che oggi noi consideriamo false ma che nel Medioevo, in cui il concetto del “credere” era profondamente diverso da come lo intendiamo oggi, venivano considerate autentiche anche se di dubbia provenienza (si veda Alessio Pezzella, Metanarrativa e verità in Baudolino, in Prove di forza del falso. Studi su Umberto Eco, p. 33-64: 50). La reliquia è l’oggetto che rappresenta il messaggio del romanzo, cioè la forza del falso come motore di storia vera, reale. Baudolino lo esprime parlando col Diacono Giovanni nel capitolo 31: «La fede fa diventare vere le cose» (cap. 31, p. 409).
In queste pagine vengono elencate le reliquie che impreziosivano Santa Sofia, a partire dal frammento della Vera Croce.
William Richard Lethaby & Harold Swainson, The church of Sancta Sophia, Constantinople. A study of byzantine building, London , New York, Macmillan, 1894.