
Album "Baudolino"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del romanzo Baudolino di Umberto Eco (2000), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione critica.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non c’è quindi nessune pretesa di una presentazione esaustiva dei molti argomenti e dei molti materiali che il romanzo potrebbe suggerire, ma la volontà di compiere una scelta sulla base di motivazioni anche episodiche e dettate dall’interesse dei lettori e dalle discussioni che il gruppo di lettura ha sostenuto negli incontri precedenti.
L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 2000 dall’editore Bompiani. Di Baudolino sono comunque sempre citati anche i capitoli da cui sono tratte le citazioni, per facilitarne l’individuazione in altre edizioni.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

Ulisse Aldrovandi, Monstrorum historia (1657)
«Ecco i ponci e, anche se ne avevano letto, i nostri amici non cessavano di esaminare con occhio curioso quegli esseri con le gambe diritte senza giunture alle ginocchia, che camminavano in modo rigido appoggiando al suolo zoccoli equini. Ma ciò che li faceva notare era, per gli uomini, il fallo che pendeva sul petto, e per le femmine, nella stessa posizione, la vagina, che però non si vedeva perché la coprivano con uno scialle annodato dietro la schiena» (cap. 29, p. 380).
Che l’essere descritto da Eco assomigli a questo solamente per il fallo pendente dal petto, dimostra che i caratteri di eccezionalità delle diverse creature possono essere mescolati, scambiati, sincreticamente radunati in un unico corpo, senza limiti se non quelli della fantasia dei diversi autori.
II. Monstrum ermaphroditicum pedibus aquilinis
Ulisse Aldrovandi, Monstrorum historia. Cum Paralipomenis historiae omnium animalium, Bologna, Bologna, Nicolò Tebaldini [i.e. Giovanni Battista Ferroni], 1642 [i.e. 1657].