
Album "Baudolino"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del romanzo Baudolino di Umberto Eco (2000), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione critica.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non c’è quindi nessune pretesa di una presentazione esaustiva dei molti argomenti e dei molti materiali che il romanzo potrebbe suggerire, ma la volontà di compiere una scelta sulla base di motivazioni anche episodiche e dettate dall’interesse dei lettori e dalle discussioni che il gruppo di lettura ha sostenuto negli incontri precedenti.
L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 2000 dall’editore Bompiani. Di Baudolino sono comunque sempre citati anche i capitoli da cui sono tratte le citazioni, per facilitarne l’individuazione in altre edizioni.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

Ulisse Aldrovandi, Monstrorum historia (1657)
«La seconda bestia aveva una testa di leone, che ruggiva, il corpo di capra e le terga di drago, ma sul corpo caprino si elevava una seconda testa cornuta e belante. La coda era un serpente, che sibilando si drizzava in avanti a minacciare gli astanti. [...]
Prese per primo l’iniziativa Aleramo Scaccabarozzi detto il Ciula, che ormai non si separava più dal suo arco. Scoccò una freccia proprio nel mezzo del capo del gatto, che stramazzò esanime. A quella vista la chimera fece un balzo in avanti. Coraggiosamente il Cuttica di Quargnento, gridando che a casa sua aveva saputo ridurre a miti consigli tori in amore, le si fece incontro per trafiggerla, ma inopinatamente il mostro spiccò un balzo, gli fu addosso e stava azzannandolo con le sue fauci leonine quando corsero il Poeta, Baudolino e Colandrino a tempestare di fendenti la belva sino a che mollò la presa e si accasciò al suolo» (cap. 27, p. 356-357).
Icon Monstrosæ cuiusdam Chimæræ
Ulisse Aldrovandi, Monstrorum historia. Cum Paralipomenis historiae omnium animalium, Bologna, Bologna, Nicolò Tebaldini [i.e. Giovanni Battista Ferroni], 1642 [i.e. 1657].