
Album "Baudolino"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del romanzo Baudolino di Umberto Eco (2000), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione critica.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non c’è quindi nessune pretesa di una presentazione esaustiva dei molti argomenti e dei molti materiali che il romanzo potrebbe suggerire, ma la volontà di compiere una scelta sulla base di motivazioni anche episodiche e dettate dall’interesse dei lettori e dalle discussioni che il gruppo di lettura ha sostenuto negli incontri precedenti.
L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 2000 dall’editore Bompiani. Di Baudolino sono comunque sempre citati anche i capitoli da cui sono tratte le citazioni, per facilitarne l’individuazione in altre edizioni.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

Bernardino Corio, L'historia di Milano (1554)
«[Federico] Aveva fatto prendere dei prigionieri di guerra cremaschi e milanesi, e li aveva fatti legare davanti e sui fianchi della torre. Pensava che, se gli assediati avessero visto davanti a loro fratelli, cugini, figli e padri, non avrebbero osato tirare. Non calcolava quanto grande fosse anche il furore dei cremaschi - di quelli sopra le mura e di quelli legati fuori le mura. Furono questi ultimi a gridare ai loro fratelli di non preoccuparsi per loro, e quelli sulle mura, con i denti stretti, le lagrime agli occhi, carnefici dei loro stessi parenti, continuarono a bersagliare la torre uccidendo nove dei loro» (cap. 8, p. 92).
Quello appena raccontato - e che nella pagina in questa immagine ritroviamo nella ricostruzione storica di Bernardino Corio - è uno dei tanti episodi di gratuita violenza che Baudolino, che più volte ripete di non essere uomo di guerra, rimprovera a Federico al ritorno da Parigi.
Bernardino Corio, L'historia di Milano volgarmente scritta dall'eccellentissimo oratore M. Bernardino Corio ... Con le vite insieme di tutti gli Imperatori, incominciando da Giulio Cesare, fino à Federico Barbarossa, Venezia, Giovanni Maria Bonelli, 1554.