Hailsham / Carmen | Bi-tà | Dar Alì
COLLAGENE Prima parte - 4a edizione
TERZA SERATA - 29 NOVEMBRE 2024
Hailsham / Carmen | Maria Chiara Pederzini e collettivo Primo Amore
La terza serata comincia con un lavoro in due capitoli, Hailsham e Carmen, ideato da Maria Chiara Pederzini e dal collettivo Primo Amore, che affronta i temi della morte, del postumanesimo e del corpo attraverso uno stile gotico e sci-fi. Le pièce sono ispirate al romanzo Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro (in Italia edito da Einaudi nel 2006) e si compongono di testimonianze reali di giovani under25. I due capitoli sono collegati da fili concettuali, ma mentre il primo ha un’impostazione più teatrale ed è dedicato alla relazionalità, il secondo è un’installazione per corpo voce e suono che affronta il tema della morte e del lutto.
pt. 2 CARMEN - È un'installazione per corpo, voce e suono. In questa seconda parte del progetto completo diviso in due volumi dallo stesso titolo, nato a partire dal romanzo Non lasciarmi di Ishiguro, il duo artistico formato dalla performer Maria Chiara Pederzini e dal musicista Soloviev, presenta una performance di natura ibrida, tra poesia e cerimonia del corpo. Una canzone funebre immersa in suoni dark e drone, a metà tra la messa e la ricerca letteraria, crea un paesaggio fantastico. Durante il concerto si osserva una collezione di oggetti votivi e azioni autobiografiche: la performer approfitta del processo creativo anche per ricontattare l'evento del funerale della madre e indagare gli effetti dei traumi sulla memoria. La voce di Carmen, icona dell’orfana, illustra un mondo inventato di rievocazioni cult, sublimando l'argomento morte in un gioco estetico minimalista.
pt. 1 HAILSHAM - Liberamente ispirata al romanzo “Non lasciarmi“ di Ishiguro e rielaborata durante le residenze “Cura 2024” attraverso pratiche di scrittura autobiografica e regia collettiva, la performance indaga i temi della morte e del postumanesimo. Gli estremi cambiamenti del contemporaneo obbligano l’individuo ad inventare inedite strategie di relazione e sopravvivenza, spezzando l’ordine precostituito della realtà, ora popolata da figure inquietanti e criptiche ossessioni. Insediandosi nell’immaginario di un collegio utopico di un’epoca futura, alcun3 performer esplorano azioni quotidiane di noia, di repressione, di perversione, di riscoperta della loro umanità, evocando la speranza in un nuovo romanticismo.
Bi-tà | Bianca Berger
Segue Bi-tà di Bianca Berger, una performance che combina danza e matematica, materie del suo percorso formativo. I due mondi, infatti, per l’autrice sono solo in apparenza opposti e distanti: Berger traduce in coreografia alcuni concetti della probabilità, pensando ai corpi come funzioni, ai movimenti come numeri e alle scelte come risultati.
Bi-tà è un invito a entrare in uno spazio di probabilità dove danza, musica e matematica si incontrano. Immaginate la fusione di due mondi che, almeno in apparenza, sono opposti: la matematica e la danza. Ora visualizzate ciò che accade intorno a voi: alcune cose sono prevedibili mentre altre accadono in modo del tutto casuale. Sperimenterete una performance che traduce in coreografia alcuni concetti della probabilità: i corpi sono funzioni, i movimenti sono numeri e le scelte sono risultati.
Dar Alì | Giulia Fegez e Martino Santori
Con Dar Alì degli artisti visivi Giulia Fegez e Martino Santori, si torna sul tema della casa e dell’abitare.
Dar Alì è un’opera documentaria che racconta attraverso immagini in movimento le tipologie di percezione rispetto a luoghi abitati e non abitati relativi alla città di Gabès, in Tunisia. La narrazione si sviluppa in un dialogo tra l’individuo che abita, vive, la casa e il luogo che sta al di fuori di esso, ricercando, nel confine che li separa, la chiave per un possibile superamento.
Inizio serata dalle ore 19.00. Gli orari delle singole performance verranno comunicati a ridosso dell’appuntamento.
Ingresso gratuito con tessera ARCI (possibilità di farla in loco)
Per informazioni:
www.dasbologna.org/progetto/collagene-2024-25