Frammenti di una matrice pronta a esplodere | Data Shapes | [sh[i]e[l]d] | Paesaggio | C.A.R.E. - Crochet Art Reclaims Empowerment
COLLAGENE Prima parte - 4a edizione
QUARTA SERATA - 13 DICEMBRE 2024
Frammenti di una matrice pronta a esplodere | molom
La quarta serata di COLLAGENE chiude la prima parte di rassegna proponendo cinque progetti. Tra questi, un lavoro sulla materia e sulla sua trasformazione, Frammenti di una matrice pronta a esplodere del duo molom (Milena Berta, scultrice e Alessandro Petrelli, sound designer), una performance di 25 minuti in cui la pietra diviene materiale di incisione, sia musicale che fisicamente tangibile: la scultrice, infatti, incide dal vivo la materia, mentre il suono viene rielaborato live elettronicamente.
Frammenti di una matrice pronta a esplodere di molom unisce l’arte della scultura e le sue gestualità con l’elaborazione del suono in tempo reale attraverso una live performance di 25 minuti in cui la pietra diventa materiale d’incisione, sia musicale che fisicamente tangibile. Sintesi granulare, polimetrie di oggetti sonori, microsuoni, increspature, materia densa e imperfezioni. Le performance di molom, acronimo di “Musica Organica Legata all’Osservazione del Movimento” sono esperienze che abbracciano l’interconnessione tra le arti visive e la sound art, creando un dialogo vibrante tra due forme d’arte che fanno parte del background dei due performer.
Data Shapes | Rosario Grieco
La performance audiovisiva Data Shapes di Rosario Grieco crea uno spazio immaginario dove poter vedere, sentire, osservare i movimenti di entità astratte come i dati.
Performance audio visiva dal vivo che utilizza elementi generativi in tempo reale, una rappresentazione visiva e sonora di un elemento astratto come i “Dati”. Uno spazio immaginario popolato da queste entità, dove poterle vedere e sentire, osservarne i movimenti, gruppi di informazioni che si aggregano e si disperdono, spingersi nella massa fino a poterne focalizzare elementi specifici. Un’esperienza sensoriale, una finestra aperta su un ipotetico punto di scambio, dove attraverso una lente di ingrandimento è possibile riuscire a definirne i dettagli per vederli nella loro essenza.
[sh[i]e[l]d] | lixt
Basata sul live coding, [sh[i]e[l]d] del media artist lixt (Rafael Bresciani) altera dal vivo siti di informazione attraverso il codice informatico dietro alle pagine, per una riflessione sulla manipolazione della notizia e della narrazione mass mediatica e del web.
[sh[i]e[l]d] è una performance audiovisiva di live coding incentrata su informazioni, rumore e feedback video. Un modo per affrontare il potere e l'abuso dell'industria dei mass media che fornisce tonnellate di informazioni speculative al pubblico, causando una vulnerabilità sociopolitica endemica. Questo progetto utilizza la homepage di noti giornali come arena per dibattiti, creatività e gioco, neutralizzandone la sua imponente estetica. La manipolazione live coding della pagina web tramite la console del browser si fonde con l'ambiente drone, dando vita a una performance rumorosa e glitchata.
Paesaggio | Emanuele Serpe
Paesaggio di Emanuele Serpe è un’installazione allestita nella sala polivalente di DAS che esplora il legame tra il concetto di Terzo paesaggio e l’idea di mostro. Lo spazio, mediante materiale organico e ceramica, si trasforma in un luogo postumano e selvatico, ricreando così un possibile futuro.
L’installazione esplora il legame tra il concetto di Terzo paesaggio e l'idea di mostro. Entrambi sono entità estranee e disturbanti che suscitano stupore e paura. Allo stesso tempo sono territori rifugio dell’agire, spazi dell’indecisione dove il futuro si rivela. Ma come può un’opera fissare qualcosa che appare per la prima volta e muta continuamente? Forse è impossibile, e così l'installazione mette in scena un esperimento ambiguo e irrealizzabile. Un diorama di un paesaggio immaginario, improduttivo e residuale, dove osservare il mostruoso sotto un’altra ottica.
C.A.R.E. - Crochet Art Reclaims Empowerment | Collettivo Rosole
In programma nella serata di chiusura anche Collettivo Rosole, un gruppo di artiste che lavora all’uncinetto esplorando questa pratica come mezzo di espressione artistica e rivendicandola come un’affermazione femminista. C.A.R.E. - Crochet Art Reclaims Empowerment è un’installazione multisensoriale, frutto di laboratori di uncinetto che è stato sperimentato come strumento di conoscenza personale, scambio collettivo, e modalità di abitare lo spazio del margine.
La tecnica dell'uncinetto è tradizionalmente relegata alla sfera domestica e alla dimensione femminile, spesso solitaria, ma ha anche la potenzialità di essere una pratica collettiva e partecipativa. Il Collettivo Rosole vuole esplorare questa tecnica come mezzo di espressione artistica e di rivendicazione femminile, a partire dalla figura delle comari e dal potere della ciarla, la chiacchiera frivola, capace di creare legami che abitano uno spazio di socialità sovversivo e liminale. C.A.R.E. - Crochet Art Reclaims Empowerment si compone di tre laboratori aperti e un'installazione collettiva. I laboratori sfruttano l'uncinetto come strumento di conoscenza personale (La ciarla), scambio collettivo (Cadavre Exquis) e modalità di abitare lo spazio del margine (Le comari). Il percorso si conclude con un’installazione multisensoriale collettiva, rappresentativa delle sensibilità e delle esperienze vissute dell3 partecipanti durante i laboratori e che attiva la partecipazione del pubblico.
Inizio serata dalle ore 19.00. Gli orari delle singole performance verranno comunicati a ridosso dell’appuntamento.
Ingresso gratuito con tessera ARCI (possibilità di farla in loco)
Per informazioni:
www.dasbologna.org/progetto/collagene-2024-25