Cinema decoloniale: esempi, pratiche, narrazioni
Plurali femminili| Le Serre d’Estate
- h. 20,30 Cinema decoloniale: esempi, pratiche e narrazioni S.Himasha Weerappulige e Daphne Di Cinto dialogano sul cinema e sull’importanza di narrare storie con un approccio decoloniale.
S. Himasha Weerappulige opera nel cinema, spaziando dal casting, sviluppo, curatela audiovisiva e programmazione nell’ambiente festival di film e ricerca archiviale indipendente. E’ attualmente una tirocinante presso la Production Guild of Great Britain. La sua formazione è però legale, declinata nello specifico nelle Critical Legal Studies e nelle Post-colonial studies ed è stata EiC per la SOAS Law Journal per numerosi anni. L’approccio decoloniale maturato nell’ambiente legale è un metodo di analisi che porta nelle sue attività nel cinema e nell’audiovisivo. Himasha è anche curatrice per varie piattaforme diasporiche.
della dinastia medicea, ma lo stigma dei suoi umili natali continua a tormentarlo. Basato su una storia vera.
- h. 21,45 Proiezione di Diamante Nero di Céline Sciamma (2014, Francia, 113’).
Lingua originale con sottotitoli.
In collaborazione con MUBI.
Marieme è una sedicenne afro-francese che vive con due sorelle minori e un fratello maggiore, che la controlla con atteggiamenti da padrone. La madre, che lavora come donna delle pulizie, è una figura assente dal contesto familiare. La ragazza non ha dei buoni esiti scolastici, non ha prospettive per l’istruzione superiore se non i corsi professionali. Allora cerca (e trova) solidarietà e protezione in una banda di bad girls: taccheggia, estorce, fa a botte, diventa la pusher di un boss malavitoso. La regista Céline Sciamma affronta in questo film il tema della ricerca di un’identità e di un proprio posto nel mondo in quel periodo della vita complesso che è l’adolescenza.
Plurali Femminili nasce dalla collaborazione tra Kilowatt e CEFA Onlus, in continuità con il percorso intrapreso nel 2021 con il «Festival Inside Aut» sul tema dei nuovi immaginari legati alla migrazione, con il contribuito di Fondazione del Monte e Regione Emilia-Romagna, con la collaborazione di MUBI, ZOOPALCO, Patto per la lettura e la Confraternita dell’Uva. Esplora da una prospettiva intersezionale le dimensioni del femminile, della migrazione e delle identità in trasformazione. Uno sguardo ampio che si sviluppa attraverso sei serate (6 luglio – 11 settembre 2022 alle Serre) e che verrà raccontato grazie ai diversi linguaggi dell’arte: letteratura, musica, cinema, incontri per dare voce e spazio di espressione alle tante donne che vivono a diversi livelli una dimensione di marginalità, e rivendicano con forza il tentativo di costruire nuovi paradigmi identitari.