cover of Natura Urbana
November 28, 2024, 6:30 PM @ Serra Madre

Natura Urbana

Luccichio - Sentieri tra città, selvatico e immaginazione

NATURA URBANA Talk e proiezione del documentario “Natura Urbana - The Brachen of Berlin” (2017) di Matthew Gandy

Giovedì 28 Novembre 2024 ore 18:30-22:00 
Serra Madre

 

(Evento a cura di Exit (ASAP Aps) per la rassegna "Luccichio - Sentieri tra Città, Selvatico e Immaginazione". In collaborazione con Serra Madre)

 

Dai “Brachen” - gli spazi vuoti di Berlino, fino al lago Bullicante di Roma; dalle aree verdi fluviali di Torino al bosco urbano dei Prati di Caprara di Bologna: una riflessione su processi di rinaturazione spontanea e pratiche di relazione attraverso quattro esempi di “nature urbane” nate dalle macerie, dalle disattenzioni, dall’oblio, come risorse per ripensare il selvatico e le città.

 

h 18:30-20:30 Talk con Giulia Fiocca e Sabrina Baldacci (Forum Parco delle Energie Ex Snia, RM), Roberta Bartoletti (PhD in Sociologia e Politiche Sociali, Università di Bologna, e membro di Comitato Rigenerazione No Speculazione), Lucilla Barchetta (antropologə e PhD in Studi Urbani, autorə di “La rivolta del verde. Nature e rovine a Torino”- Agenzia X, 2021)

H 20:45-22:00 proiezione del documentario "Natura Urbana | The Brachen of Berlin" (2017) di Matthew Gandy

 

"Natura Urbana | The Brachen of Berlin" (2017) è un documentario del regista e geografo urbanista Matthew Gandy. Il film racconta la storia di Berlino dal dopoguerra ad oggi, attraverso le sue piante: un viaggio affascinante, che parte dalle Trümmerlandschaften – i paesaggi di macerie nati dalla distruzione bellica – per arrivare ai margini della città, esplorando tetti abbandonati e spazi dimenticati come l’acquedotto di Friedrichshagen. In questi luoghi si è sviluppata una straordinaria varietà di vegetazione spontanea, proveniente da ogni parte del mondo. Queste piante sono germogliate lungo le linee ferroviarie, agli angoli delle strade e nei Brachen, gli spazi vuoti di Berlino, che per decenni hanno raccontato una storia parallela: dalla distruzione bellica alla divisione geopolitica, fino alla recente trasformazione urbana. Natura Urbana utilizza il cambiamento della vegetazione berlinese come chiave di lettura per esplorare la storia di una città in costante evoluzione, trasformando il microcosmo delle piante spontanee – che crescono persino nelle fessure delle pietre – in un racconto sulla resilienza, la memoria e la continua reinvenzione di Berlino.

 

Il Comitato Forum Parco delle Energie, fin dalla sua nascita, è impegnato nella tutela dell'area industriale dismessa, nota come ex Snia Viscosa di Roma (1923-1955). Dal 2007 il Forum, nella forma di assemblea aperta a cui aderiscono realtà sociali e singoli individui, sostiene un'importante lotta che dopo aver consentito la fruizione collettiva di gran parte del sito originario, prosegue nella rivendicazione di un'azione pubblica che assicuri alla città un parco naturalistico-archeologico con il lago Bullicante e le rovine dell'ex fabbrica fulcri di un singolare ecosistema da preservare nel cuore di un quartiere pericolosamente antropizzato.

Interverranno Giulia Fiocca e Sabrina Baldacci, attiviste del Forum territoriale permanente del Parco delle Energie.

 

Roberta Bartoletti è professoressa di sociologia dei processi culturali all’Università di Bologna. Negli ultimi anni la sua ricerca si è focalizzata sui consumi, su immaginari e pratiche delle nature urbane, sulla trasformazione delle pratiche civiche partecipative e sull’immaginario del femminile. E’ attivista e membro del Comitato Rigeneraizone No Speculazione, attivo a Bologna nella tutela del bosco urbano dei Prati di Caprara.

 

Lucilla Barchetta è antropologə e dottorə di ricerca in Studi Urbani. Si occupa di spazi di natura e trasformazioni urbane, con particolare attenzione alla relazione tra paesaggi del selvatico e immaginari del declino nelle città contemporanee. Nel 2021 pubblica “La rivolta del verde. Nature e rovine a Torino”, uno sguardo verso l’altra faccia del verde urbano: luoghi abbandonati, “insicuri”, spesso inquinati, ma da cui giungono segni di cambiamento, presagi di un futuro che ci aspetta.