Prosa e musica dal vivo
venerdì 29 novembre 2024, ore 21
Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo
Matteotti (Anatomia di un fascismo)
di Stefano Massini
con la voce di Ottavia Piccolo
musiche Enrico Fink
eseguite dal vivo da I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo (Massimiliano Dragoni hammer dulcimer, percussioni; Luca Roccia Baldini basso; Massimo Ferri chitarre; Gianni Micheli clarinetto basso; Mariel Tahiraj violino; Enrico Fink flauto)
disegno luci Paolo “Pollo” Rodighiero
scenografia Federico Pian
costumi Lauretta Salvagnin
regia Sandra Mangini
prima regionale
Ci sono momenti in cui gli esseri umani trovano in sé una forza inattesa. Non è una forza che nasce dal corpo, ma dalla dignità, da un senso profondo di sé che nessuno in fondo veramente controlla. E un anniversario importante come i cento anni da una storia che vale la pena raccontare ancora, può e forse deve essere uno di quei momenti dove la risposta alle domande non riguarda più la Storia ma il buon senso e la dignità.
Le quattro e quindici del pomeriggio del 10 giugno 1924. Due testimoni dichiarano di aver assistito a una colluttazione all’interno di una vettura e di aver visto espellere quello che sarà riconosciuto come il tesserino dell’onorevole Giacomo Matteotti, parlamentare della Repubblica.
Matteotti (anatomia di un fascismo) parte dalla testimonianza di chi c’era, di chi ha visto e non si è tirato indietro, per ricostruire quanto Matteotti stesso chiamava “il pericolo più grande”: “Il pericolo più grande è quello che non capisci, la malattia che fa morire un uomo è quella che non fa rumore, non ha sintomi, non la senti crescere. Anzi, addirittura ne sorridi”.
La voce di Ottavia Piccolo, le parole di Stefano Massini, i suoni dei Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo per un appuntamento con la grande Storia.
Nell’ambito di Politicamente scorretto