Il primo giorno della mia vita
(Italia/2023) di Paolo Genovese (121') | Arena Puccini 2023
Il primo giorno della mia vita
Regia: Paolo Genovese
Interpreti: Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Lino Guanciale, Sara Serraiocco, Vittoria Puccini, Elena Lietti, Gabriele Cristini, Giorgio Tirabassi
Origine e produzione: Italia / Raffaella Leone, Andrea Leone, Lotus Production
Durata: 121’
Un motivatore, una poliziotta, una ex ginnasta che ha perso l'uso delle gambe e un ragazzino sovrappeso vengono salvati da un individuo poco prima di attuare l'ultima decisione della loro vita. Grazie a questo uomo misterioso, i quattro personaggi hanno a disposizione una settimana per osservare se stessi dal di fuori, e vedere cosa lascerebbero e come reagirebbero parenti e amici se non ci fossero più.
“Cosa accadrebbe se, pronti a farla finita con una vita che non funziona più, ci venisse data la possibilità di vivere per una settimana vedendo cosa ci stiamo perdendo? È questo il tema della storia, scritta da Paolo Genovese, che gli aveva già dedicato un romanzo, con Paolo Costella, Rolando Ravello, Isabella Aguilar.
I protagonisti sono un uomo (Valerio Mastandrea), due donne (Margherita Buy e Sara Serraiocco) e un ragazzino (Gabriele Cristini), convinti di aver toccato il fondo quando incontrano un misterioso personaggio (Toni Servillo) in grado di far loro scoprire come potrebbe essere il mondo in loro assenza. E trovare magari la forza di ricominciare da zero.
Genovese torna con coraggio ancora una volta sul tema del senso della vita e dei legami, al centro di The Place (2017) e visitato nel recentissimo Supereroi, sfidando la voglia di non pensare della gente, figlia del post pandemia, e lanciando un messaggio sul bisogno di non arrendersi alle difficoltà. Lo fa con grande eleganza e modernità formale e dirigendo al loro meglio un cast di grandi attori (compreso il giovanissimo e sorprendente Cristini).
E se anche non tutto fila del tutto liscio nell’evolversi della storia, alcuni momenti del film resteranno negli occhi, e nei pensieri, degli spettatori, innescando riflessioni personali.”
Lorenzo Martini, Ciak Magazine