Volto Santo di Lucca di Via Val d'Aposa
ART CITY Bologna 2023
L’immagine del “Volto Santo” di Bologna fa riferimento all’originale “Volto Santo” custodito nel duomo di San Martino di Lucca: si tratta di un’antichissima scultura lignea, oggetto di grande devozione nella città di Lucca e che, secondo la tradizione popolare, fu scolpita da Nicodemo (il membro del sinedrio che si adoperò invano per salvare Gesù dal supplizio) e giunse poi miracolosamente a Lucca su una navicella priva di equipaggio. La città è talmente legata a questa immagine che Dante Alighieri, parlando di Lucca, la chiama “il Volto Santo”.
Il “Volto Santo di Val d’Aposa” è un’opera d’arte che testimonia sia la presenza a Bologna dei lucchesi portatori dell’arte della seta, sia la genialità dei bolognesi che, per primi, utilizzarono la forza motrice dell’acqua per moltiplicare l’efficienza dei filatoi della seta importati da Lucca. L’affresco che riproduceva il Volto Santo era infatti collocato di fronte a un ramo abbandonato del torrente Aposa, in prossimità di un probabile antico filatoio di seta.
L’affresco, riportato poi su tela, fu collocato, nei primi anni del 1600, sulla facciata di palazzo Tortorelli (nobile famiglia bolognese) in via Val d’Aposa, angolo via dei Griffoni, proprio di fronte all’oratorio dello Spirito Santo.
L’opera è stata restaurata grazie all’intervento del Gruppo Monti Salute Più, per restituirla ancora una volta all’ammirazione dei cittadini e dei turisti, come memoria storica della città di Bologna e del suo legame con il ricco patrimonio di acque che ne hanno caratterizzato le vicende nei secoli.
Anche per questo, il “Volto Santo” viene collocato al momento nel Quartiere della Salute Più, in una posizione ben visibile in Via Irnerio 10 e in un luogo, tra i canali Aposa e Moline, legato alla storia delle acque e della seta che ha visto nascere l’affresco.
restauro e mostra a cura del GRUPPO MONTI SALUTE PIÙ
Orari di apertura ART CITY Bologna:
27,28,30 gennaio,1,2,3,5 febbraio h 9-19 | 4 febbraio h 9-24