Una installazione con i versi di Patrizia Cavalli nella Sala del Consiglio comunale
La poesia entra nel parlamento cittadino
“L’aria è di tutti, non è di tutti l’aria?”: con questo verso si apre il poemetto Aria pubblica di Patrizia Cavalli, una delle più intense voci poetiche del secondo Novecento, contenuto nella raccolta Pigre divinità e pigra sorte, Giulio Einaudi editore, 2006.
A quasi un anno dalla sua scomparsa il Comune di Bologna le rende omaggio oggi, nel giorno del suo compleanno, con una nuova opera a Palazzo d’Accursio: viene infatti collocato all’interno della Sala del Consiglio un pannello con i versi iniziali di Aria pubblica , facendo entrare per la prima volta la poesia in un parlamento cittadino (questi i versi selezionati “L’aria è di tutti, non è di tutti l’aria? Così è una piazza, spazio di città. Pubblico spazio ossia pubblica aria”).
Una scelta non casuale, quella del poemetto, dedicato all’uso dello spazio urbano, al valore della piazza come luogo del vuoto “sicuro e chiaro”, a disposizione di tutti: una costruzione stilistica che nel suo andamento rimanda alle epistole civili di stampo illuministico, ma che si appropria dell’eco classica attualizzandola con quel linguaggio familiare, quotidiano e contemporaneo che è la cifra più significativa della poesia di Cavalli.
“Abbiamo voluto incastonare una nuova letteratura nella sala del Consiglio comunale portando la lucentezza delle parole poetiche di Patrizia Cavalli, grandissima poeta purtroppo recentemente scomparsa.” dichiara Elena Di Gioia Delegata alla Cultura di Bologna e Città Metropolitana che prosegue “La domanda che pone il frammento di Patrizia Cavalli L’aria è di tutti, non è di tutti l’aria? Così è una piazza, spazio di città. Pubblico spazio ossia pubblica aria portata nella responsabilità simbolica e concreta della Sala del Consiglio, è un forte segno politico e poetico. La parola pubblico e pubblica sono in fondo tra le parole fondanti di una comunità; poetico è il processo attraverso il quale si compone una nuova narrazione di ciò che possiamo essere, a partire dalle domande che ci poniamo. E’ anche un omaggio alla grandissima Patrizia Cavalli e continuiamo l'impegno della nostra politica culturale a dare voce agli artisti e alle artiste“.
L’installazione dedicata alla poeta, come amava definirsi Patrizia Cavalli, entrerà dunque stabilmente nella sala più importante di Palazzo d’Accursio, splendido esempio di arte barocca: un pannello di tre metri di altezza sul quale spiccano in rilievo alcuni versi in lettere dorate, in un gioco cromatico perfettamente armonizzato con i colori della magnifica sala, che sembra accogliere l’opera da sempre.
Un tributo alla poesia ma anche alle donne, nel solco dell’omaggio alle figure femminili nell’arte inaugurato il 6 marzo scorso con la collocazione, all’interno della stessa Galleria dei Senatori, delle Sibille di Elisabetta Sirani, visibili fino al prossimo 26 settembre, quando saranno sostituite, in successione, dalla Eroina di Enrico Romolo e dal Ritratto di gentildonna con bambina di Lavinia Fontana.
In occasione del disvelamento dell’installazione, posizionata sopra i maestosi scranni in legno riservati ai Consiglieri comunali, durante una breve cerimonia commemorativa risuonerà la voce della poeta nell’interpretazione delle sue poesie, diffusa tramite l’impianto audio che solitamente dà voce al dibattito democratico tra i rappresentanti istituzionali della città.
La diffusione del frammento sonoro di Patrizia Cavalli estratto dall’evento “Diana Tejera & Patrizia Cavalli, live performance all'Auditorium di Roma: Quando musica e poesia s'incontrano 8 aprile 2011” è prevista anche sabato 22 aprile, durante i consueti orari di apertura al pubblico della Sala (dalle 10 alle 13).
In apertura del Consiglio Comunale, sempre lunedì 17, sui banchi dei Consiglieri verranno distribuite copie di poesie tratte da varie raccolte poetiche dell’autrice, affinché soprattutto chi ancora non l’avesse letta, possa avere un primo incontro con quella concentrazione domestica ed epigrammatica caratteristica dei versi di Patrizia Cavalli, di quegli "endecasillabi spontanei e inevitabili come respiri" (G. Simonetti).
In distribuzione al pubblico invece i segnalibri che riportano i versi al centro dell’opera tributo alla poeta e un rimando tramite QRcode alla bibliografia completa in consultazione presso le biblioteche di pubblica lettura bolognesi, un invito a ciascuno per continuare a dialogare con il pensiero e la parola di Patrizia Cavalli.
Il tributo a Patrizia Cavalli è realizzato dal Settore Cultura e Creatività in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale, il Gabinetto del Sindaco-Cerimoniale, il Settore Biblioteche e Welfare culturale e l’ufficio coordinamento del Patto per la lettura di Bologna.
L’installazione è stata curata da Mec&Partners, in accordo con gli eredi di Patrizia Cavalli e Giulio Einaudi Editore.