di e con Paolo Nori
musiche Alessandro Nidi
eseguite dal vivo da Alessandro Nidi/Alessandro Zezza, Andrea Coruzzi, Filippo Nidi
luci Luca Bronzo
a cura di Paola Donati
produzione Fondazione Teatro Due
Durata: 1 h e 15’’
Fare un discorso sulla Libertà che, partendo da un principio e passando poi da uno svolgimento, sia in grado di giungere ad una conclusione, che sia quindi in qualche modo finito, o definitivo, è lo stesso Paolo Nori a dircelo, non è possibile. Ecco perché il suo nuovo spettacolo, si intitola La libertà. Primo episodio, un primo tentativo, la prima tappa di un percorso possibile. Nel suo stile unico, Paolo Nori parla, racconta e si racconta, attraverso due figure straordinarie della letteratura russa, Daniil Charms e Iosif Brodskij, che con le loro opere e la loro vita hanno cantato e incarnato, forse, quell’idea di libertà che l’avvocato anarchico Pietro Gori aveva espresso così: “Nostra patria è il mondo intero, nostra legge la libertà.” L’assunto da cui parte Nori è che la teoria anarchica sia sostanzialmente basata sull’idea che l’essere umano sia buono, ed essendo un’idea difficilmente dimostrabile, l’unico modo per rivelare la sua forza è parlarne per esempi. Il discorso che lo scrittore parmigiano imposta riguardo alla libertà scorre sul filo della relazione tra noi e chi ci governa.
Io, invece che dai vari governi Pentapartito o monocolore che si dice si siano alternati alla guida del paese negli anni della mia adolescenza e della mia giovinezza, io, piuttosto che da loro, sono stato governato da Bulgakov, da Chlebnikov, da Charms, da Mandel’štam, da Blok, da Puškin, da Anna Achmatova, da Lev Tolstòj, da Gogol’, da Dostoevskij, da Victor Erofeev, da Iosif Brodskij, da Ivan Gončarov, e sono stato, a volte, per degli attimi, per dei giorni, per dei mesi, un suddito felice e riconoscente. È possibile, oggi, una cosa del genere? Vediamo.
In scena le parole di Paolo Nori fluiscono accompagnate dalle musiche originali composte da Alessandro Nidi che le esegue in scena insieme a Alessandro Zezza, Andrea Coruzzi, Filippo Nidi, con le luci di Luca Bronzo, lo spettacolo è a cura di Paola Donati.