Marco Galli, Èpos, Torino, Eris, 2018
Il racconto di un’apocalisse dalle origini misteriose che vuole essere prima di tutto metafora di un mondo e dei suoi abitanti, di questo nostro paese, della cosiddetta “gente civile”, delle loro vite preda di sbandi borghesi, paura, confusione e terrore convivono bellamente a fianco di ironia, divertenti assurdità e paradossali baracconate. Aumentare il carico di una tragedia finisce spesso per renderla ridicola o addirittura comica...