Sabato 12 aprile ore 21
Un ragazzo, forse straniero, bussa al primo piano della palazzina di periferia in cui vive per parlare con i proprietari di casa, marito e moglie. Il fatto è che il loro bagno perde acqua, e questo ha provocato la formazione di una macchia di umido sul suo soffitto. Il marito, che lavora alla frontiera, è un uomo integerrimo, tutto d’un pezzo; quando arriva il giovane è sulla sua poltrona e ad accoglierlo c’è la moglie, indaffarata nella ricerca della rucola per cena. Sappiamo poco della coppia, che forse ha un figlio, o forse no, si regge su equilibri precari, non detti e monotonia. Tuttavia, quel che appare chiaro è che i due, alquanto infastiditi, non ne vogliono sapere di andare a controllare i tubi del loro bagno. Così, il dialogo fra i tre, segnato dalla totale mancanza di ascolto, si fa sempre più assurdo, per poi diventare violento. Disagio e incomunicabilità crescono fino al punto in cui l’uomo, in divisa, inizia a comportarsi come se lui e il giovane si trovassero alla frontiera, e ciò che accade da quel momento in avanti riporta entrambi ad un passato forse condiviso.