IL PADRINO: CODA – LA MORTE DI MICHAEL CORLEONE
(Mario Puzo's The Godfather, coda: The Death of Michael Corleone, USA/2020) di Francis Ford Coppola (158')
ASPETTANDO IL CINEMA RITROVATO
Introduce Roy Menarini
Immagino che sia abbastanza difficile capire cosa succede nei pochi mesi che precedono l’uscita di una grande produzione. Vale per tutti i film, ma soprattutto per le produzioni costose e molto attese, com’è avvenuto quasi trent’anni fa con l’uscita di The Godfather – Part III. L’enorme investimento finanziario e creativo riversato in una singola, complessa impresa riunisce molti diversi collaboratori (che a volte si trovano in disaccordo), e ora quell’impresa sta per essere giudicata. Nessuno sa per certo cosa accadrà, ma sappiamo tutti che molto probabilmente la prima uscita decreterà il successo o il fallimento dell’intera opera, che magari ha richiesto anni di lavoro. In questo specifico caso il film doveva uscire a Natale: il gran giorno si stava avvicinando rapidamente, e io come regista mi ritrovai al centro di centinaia di decisioni, come naturalmente era giusto che fosse.
Di perplessità ne avevo, succede sempre, e una di queste era sicuramente il titolo del film. Quando scrivemmo la sceneggiatura, Mario Puzo e io lo intitolammo The Godfather, Coda: The Death of Michael Corleone. In termini musicali la coda è un epilogo, una sintesi, e nelle nostre intenzioni il film doveva essere questo: una coda, un epilogo e una sintesi, quasi uno svelamento del significato dei due film precedenti.
Mi è sempre dispiaciuto che il film non potesse intitolarsi così, e questo mi ha portato a riaccostarmi all’intero progetto, come quando si tira infastiditi un filo che spunta da un maglione molto elaborato, e alla fine ci si ritrova a tesserne una nuova incarnazione.
Così, grazie all’opportunità offertami da Paramount Pictures di realizzare ciò che Mario e io volevamo, ecco Mario Puzo’s The Godfather, Coda: The Death of Michael Corleone, un film che ha un inizio diverso, un finale diverso che rende il titolo ancora più chiaro (e ironico) e molte scene riposizionate: una versione che dà al film, credo, una nuova vita, e offre un’esperienza completamente nuova, che fa in effetti da coda ai primi due titoli.
Mi sento di poter affermare che sono nuovamente orgoglioso di questo terzo film e del suo splendido cast, e sono più orgoglioso che mai della trilogia.
Francis Ford Coppola
*****
(Replica venerdì 1° luglio ore 21.30 Cinema Arlecchino.
In caso di pioggia, la proiezione si sposterà al Cinema Arlecchino)
Serata promossa da Lloyds Farmacia