HER name is Revolution | CHEAP street poster art
installazione urbana | nelle strade di Bologna
da un’idea di CHEAP street poster art
in collaborazione con Rebecca Momoli
HER name is Revolution è il nuovo intervento di arte pubblica curato da CHEAP e ideato per Matria, un’installazione diffusa nelle strade di Bologna che vede protagonisti i manifesti realizzati in collaborazione con Rebecca Momoli, giovane artista con base a Milano che concentra la propria pratica artistica attorno a fotografia, poesia e scultura.
HER name is Revolution parte dai corpi, dai desideri e dai conflitti per indagare il tema della maternità contemporanea nello spazio pubblico della città.
Installazione di affissione urbana per Matria. Immaginari della maternità contemporanea
A Bologna:
- Viale Ercolani
- Via dell’Abbadia
- Strada Maggiore
- Via San Vitale
- Via D’Azeglio
- Via Ca’ Selvatica
- Via Marchesana
CHEAP è un progetto di arte pubblica, un collettivo, uno sguardo non obiettivo.
Nata a Bologna nel 2013 dall’intesa creativa e dalla determinazione di 6 donne, CHEAP ha curato e realizzato interventi di public art a base di carta: il paste up, cioè l’utilizzo di carta e colla, è sia la tecnica indagata dal progetto che una dichiarazione d’intenti in termini di dedizione all’effimero e ricerca del contemporaneo come temporaneo.
CHEAP ha esordito come festival di street poster art, esperienza che ha ripetuto per cinque edizioni prima di cambiare format e scegliere di diventare un laboratorio permanente e mutare così in un’esperienza più fluida, situazionista e tagliente.
CHEAP agisce una riappropriazione dello spazio pubblico e lo fa infestando i muri di poster, ridefinendo nuovi linguaggi visivi contemporanei, generando inaspettati dialoghi con chi attraversa e abita l’ambiente urbano.
Dove la città oppone barriere sulla base del genere della classe e della razza, CHEAP pratica un conflitto simbolico facendo dell’arte pubblica (anche) un luogo di lotta.
www.cheapfestival.it
Rebecca Momoli è un’artista visiva e poetessa che attualmente vive e lavora a Milano. Utilizzando principalmente la poesia, la fotografia e la scultura; il suo lavoro abbraccia il pensiero e le pratiche del femminismo, mirando a denunciare le disuguaglianze di genere, le violenze verso le soggettività femminili e la necessità di rivendicare e liberare tali corpi soffocati e rimossi. La sua pratica artistica è dunque strettamente interconnessa all’attivismo e il suo immaginario è definito da contrapposizioni potenti che coesistono e rafforzano l’urgenza politica dei suoi messaggi.
foto di Michele Lapini per CHEAP