Bianco e nero / Tana Hoban

Un “primo libro”, davvero, questo cartonato destinato ai più piccoli dei piccoli, studiato per essere altamente “leggibile” anche a poche settimane di vita. Approdato sul mercato italiano solo di recente, ma presente su quello statunitense da più di 15 anni, Bianco e nero rappresenta una proposta ideale per stimolare nella giusta misura le poco sviluppate capacità visive dei neonati. Fonda il suo principio strutturale sul forte contrasto cromatico, sulla pulizia delle forme e degli sfondi, sul realismo e sulla quotidianità. Partendo da questi presupposti la fotografa statunitense, una pioniera nell’ambito dell’editoria fotografica per l’infanzia, ha costruito un libro che in 14 tavole ripropone oggetti di uso comune insieme ad elementi della natura. Le posate, un bavaglino, delle chiavi, una foglia, un gatto, dei bottoni, una banana, grazie alla tecnica della rayografia, si stagliano nettamente come silhouette bianche su fondo nero, da un lato, e nere su fondo bianco, dall’altro.Il formato scelto è il” leporello” (a fisarmonica) che consente di posizionare il libro per terra o nel lettino, vicino al bambino che, cominciando a familiarizzare con l’oggetto- libro fin dal primo mese di vita, potrà osservare le immagini stando sdraiato sulla schiena per poi, con il tempo, afferrarlo ed iniziare a nominare il mondo. Una porta sulla realtà che aiuterà i più piccoli dei piccoli a scoprire e, poi, a riconoscere gli oggetti di uso comune che gli stanno intorno e i più grandicelli a creare storie, perchè anche l’apparentemente banale può diventare l’oggetto di una osservazione capace di suscitare meraviglia.