Rimini Pier Vittorio Tondelli, Rimini, Milano, Bompiani, 1997
Il caldo incombeva fra le vetture lucide di sole, le cartacce e i binari ferrugginosi. Ma non fu precisamente questa l\'immagine più netta che Roby percepì muovendo i primi incerti passi sul suolo di Rimini.
Faceva caldo probabilmente attorno ai trentacinque - trentasette all\'ombra. E questo caldo appiccicoso e denso, un caldo sporco, praticamente nient\'altro che la traspirazione evaporata nell\'atmosfera di quelle decine e decine di migliaia di bagnanti che in quello stesso momento prendevano il sole sulla striscia di sabbia della riviera, ecco, un caldo umano, non un caldo puro, e per questo già istintivamente insopportabile. (p. 64)