Alessandra Spranzi. Il quale cerca solamente la sua bellezza, nel modo qui descritto
mostra | inaugurazione mercoledì 15 gennaio 2025 h 18
Casa Morandi ospita la mostra Alessandra Spranzi. Il quale cerca solamente la sua bellezza, nel modo qui descritto a cura di Lorenzo Balbi, un progetto espositivo realizzato in occasione di Arte Fiera, in collaborazione con Galleria P420 Bologna.
Negli spazi di Casa Morandi, la dimora bolognese in via Fondazza dove Giorgio Morandi visse quasi tutta la sua vita, Alessandra Spranzi (Milano 1962, vive e lavora a Milano) mette in dialogo le atmosfere evocative dei suoi lavori con quelle dell’abitazione e delle opere di Giorgio Morandi.
La ricerca artistica di Spranzi è legata alla fotografia, alla messa in scena fotografica, al riuso delle immagini fotografiche proprie e altrui, al collage e alla “fotografia di fotografie”. Il suo lavoro denota un gusto per i materiali poveri, le situazioni quotidiane, domestiche, gli oggetti negletti e obsoleti, i lavori manuali e i gesti che li accompagnano. Attraverso questi strumenti e questi soggetti, attraverso appropriazioni e manipolazioni anche minime, l’artista non smette di interrogarsi sul mistero dell’esistenza e sulle forze fondamentali che determinano il nostro destino come quello degli oggetti e degli ambienti che ci circondano.
Le dieci fotografie inedite esposte in occasione di questa mostra, tratte dalla serie Sul tavolo #80 (2014-2024) sono tutte incentrate sullo stesso soggetto e indagano la ripetizione come strumento per approfondire il senso del tempo e dello sguardo. I protagonisti delle fotografie – una pagina con un’opera di Giorgio Morandi tratta dalla monografia sull’artista curata da Arnaldo Beccaria nel 1939 per le edizioni Hoepli e un tubo di rame raccolto per strada – si trasformano in pretesti per andare "oltre" il visibile. Ogni stampa si distingue per leggere variazioni di colore e luce, invitando il pubblico a un’osservazione lenta e riflessiva. La ripetizione, lungi dall’essere un mero esercizio formale, diventa un mezzo per approdare a una dimensione metafisica, dove il fulcro è "il pensiero o le forme che si salvano nella lontananza luminosa".
L’artista sottolinea come il ritrovamento del negativo originale, mai stampato prima, abbia innescato un processo creativo: “Nel tentativo di una stampa giusta, prende forma Il quale cerca solamente la sua bellezza, nel modo qui descritto". In queste fotografie, temi come il silenzio, la luce e la ripetizione trovano un terreno comune con l’universo morandiano, creando un ponte tra due sensibilità artistiche accomunate da una profonda attenzione all’essenza delle cose.
In mostra è presente anche il video Metronomo, non farlo (2023), la cui protagonista è una tazzina da caffè posta su un tavolo, messa in bilico da un coltello sottostante, il cui movimento è scandito da un metronomo. Gli oggetti si animano, non sono solo osservati, ma osservano e partecipano della ricerca di un equilibrio, immersi in un’atmosfera dalla molteplicità di suoni, ma pur sempre minimale.
Orari di apertura:
sabato h 14-17; domenica h 10-13 e 14-17