2023 - 2024 | Morvo, il Vecchione di Igort
Progettato dall’illustratore e fumettista Igort, su invito del Comune di Bologna, il Vecchione d’Artista 2023/24 si chiama Morvo e rievoca nelle forme l’epoca d’oro del cartooning americano anni 30-40.
Un po’ cappellaio matto e un po’ mago Mandrake, il Vecchione di Igort è un brontolone buono, con il potere divinatorio dei sogni, un vecchio un po’ bisbetico che attraversa l’acqua delle alluvioni e l’aria dei volatili per librarsi leggero, mentre confida che i desideri di tutti si avverino.
Il Vecchione di quest’anno rappresenta anche una dedica ai territori alluvionati metropolitani e della Romagna, in particolare alla città di Faenza. L'artista Igort ha ideato il Vecchione Morvo con in mano un grande ombrello per simboleggiare il dramma dell'alluvione del maggio scorso così che il rogo di quest'anno terrà insieme un momento di festa con la memoria, la consapevolezza e la solidarietà verso le comunità più colpite.
Igort lavora dalla fine degli anni Settanta come autore di fumetti, illustratore, saggista e musicista.
Nel corso degli anni Ottanta i suoi fumetti appaiono sulle pagine di molte riviste nazionali e internazionali tra cui "Linus", "Alter", "Frigidaire", "Metal Hurlant", "L'echo des Savanes", "Vanity", "The Face". Scrive i suoi articoli, saggi, riflessioni, per Il Manifesto, Reporter, Il Corriere della Sera, Repubblica. Fondatore di Valvoline, un gruppo di autori che, ispirandosi alle pratiche delle avanguardie storiche, scombussola le regole del fumetto d'avventura tradizionale nella seconda metà degli anni Ottanta fonda numerose riviste tra le quali "Dolce vita", "Fuego", "Due", "Black". Dagli anni Novanta pubblica regolarmente in Giappone con la serie "Amore" e "Yuri", entrambe edite dalla casa editrice Kodansha; partecipa a edizioni speciali delle prestigiose Magazine House Tokyo, Hon Hon Do e altre.
Ha esposto a New York, Tokyo, Parigi, Ginevra e Milano. Nel campo del design collabora con Studio Alchimia, Swatch, Alessi, Memphis, etc. Dagli anni Settanta lavora come autore e conduttore radiofonico (Radio città del Capo-Popolare network e radio 2 RAI).
Nel 2000 fonda la casa editrice Coconino Press, con sede a Bologna, che dirige per quasi vent'anni, e nel 2017 fonda la Oblomov edizioni. Il suo romanzo a fumetti: "5 è il numero perfetto" è pubblicato in 15 paesi ed è diventato nel 2019 un film con Toni Servillo, Carlo Buccirosso e Valeria Golino, che ha vinto un Nastro d'Argento e un David di Donatello. Scrive opere di narrativa e sceneggiature per il cinema. Viaggia, raccoglie testimonianze che diventano i suoi documentari disegnati: sono i quaderni ucraini, russi, e mistici, pubblicati in numerose lingue.