Album Eymerich: immagini e documenti
In questa gallery abbiamo raccolto sia documenti storici che sono stati fonte e spunto per le narrazioni del Ciclo di Eymerich - e per Il fantasma di Eymerich in particolare - e che in buona parte vengono citati da Evangelisti all'interno del racconto, sia altri documenti che rimandano ai temi trattati nei romanzi. In piena consonanza con il metodo di lavoro e con la poetica di Evangelisti, ci sembra un modo per accrescere legami e reti fra testi e per suggerire ulteriori spunti di approfondimento e lettura.
I documenti citati sono quasi interamente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato, la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
Per una bibliografia aggiornata e completa di Valerio Evangelisti vi invitiamo a visitare il sito a lui dedicato.
Giuseppe Pitrè, Del Sant'Uffizio a Palermo e di un carcere di esso (1940)
Nel 1906 lo storico delle tradizioni popolari siciliano Giuseppe Pitrè condusse per sei mesi una ricerca nelle carceri del trecentesco palazzo Chiaramonte (detto lo Steri) a Palermo, che per tre secoli, a partire del 1605, aveva ospitato il Tribunale del Sant’Ufficio. Pitrè trascrisse e in parte fotografò i graffiti e i disegni incisi sulle pareti delle celle dai prigionieri dell’Inquisizione, tramandando un patrimonio sotrico importantissimo. Il lavoro venne pubblicato solamente postumo, nel 1940, col titolo Del Sant'Uffizio a Palermo e di un carcere di esso. Gran parte delle fotografie, da cui il Pitrè aveva tratto alcuni disegni presenti nel volume, erano andate perdute. Alcune di quelle salvate furono pubblicate in appendice al volume stesso (si veda l’immagine successiva).
Settant’anni dopo, temendo che i lavori di ristrutturazione del palazzo Chiaramente potessero definitivamente cancellare quelle testimonianze, Leonardo Sciascia fece rifotografare le pareti delle celle centimentro per centimetro. Aggiunse anche la documentazione relativa ad alcuni piccoli ambienti sfuggiti al Pitrè. Nel 1977 venne ripubblicato da Sellerio il lavoro del Pitrè con le fotografie e un testo di Sciascia, col titolo Graffiti e disegni dei prigionieri dell'Inquisizione. Nel 1999 ancora Sellerio propose una nuova edizione dell‘opera, di cui vediamo la copertina a destra, con l’aggiunta di nuovi documenti. In particolare l’edizione del 1999 riporta anche l’articolo del «Giornale di Sicilia» del 25-26 giugno 1906 in cui si dava notizia della scoperta e ricerca compiuta da Giuseppe Pitrè e un saggio di Giuseppe Di Vita in cui vengono analizzati i disegni di due mappe della Sicilia rinvenute nelle carceri.
A sinistra:
Giuseppe Pitrè, Del Sant'Uffizio a Palermo e di un carcere di esso, Roma, Soc. editrice del libro italiano, stampa 1940.
A destra:
Giuseppe Pitrè - Leonardo Sciascia, Urla senza suono. Graffiti e disegni dei prigionieri dell'Inquisizione, con una nota di Giuseppe Quatriglio, Palermo, Sellerio, [1999].