Album "Il Sole dell'Avvenire": immagini e documenti
La trilogia Il Sole dell’Avvenire comprende i volumi Vivere lavorando o morire combattendo (2013), Chi ha del ferro ha del pane (2014) e Nella notte ci guidano le stelle (2016). Dal momento che ne sono state pubblicate edizioni diverse (tutte dell’editore Mondadori) cercheremo di dare riferimenti ai capitoli dei romanzi piuttosto che a pagine specifiche, in modo da rendere più semplice il reperimento degli episodi citati qualunque edizione si consulti. I capitoli sono d’altra parte sufficientemente brevi perché questa modalità sia utile e semplice. Quando si renderà necessario citare frasi precise, le citazioni sono tratte dalle seguenti edizioni:
Vivere lavorando e morire combattendo, Milano, Mondadori, 2013.
Chi ha del ferro ha del pane, Milano, Mondadori, 2019.
Nella notte ci guidano le stelle, Milano, Mondadori, 2016.
Buona parte della gallery è incentrata sul secondo volume della trilogia, Chi ha del ferro ha del pane, che è stato il volume consigliato al gruppo di lettura. Sono presenti però anche documenti e immagini che fanno riferimento al primo e, in misura minore, al terzo volume, secondo uno sviluppo cronologico che segue quello del romanzo.
«L'asino», 5 gennaio 1902
Nei Ringraziamenti e varie che chiudono i tre volumi Evangelisti sottolinea come quotidiani e settimanali abbiano avuto per lui un ruolo fondamentale per documentarsi e scrivere prima le opere storiche di inizio anni Ottanta, poi i romanzi. I testi sono infatti fittamente intessuti di rimandi più o meno espliciti alla stampa periodica degli anni raccontati.
In Chi ha del ferro ha del pane vengono più volte citati due settimanali politico-umoristici, “l’un contro l’altro armati”. Da parte socialista «L‘asino. Settimanale illustrato», fondato nel 1892 a Roma, che dopo qualche anno, come vediamo in questa immagine, adotterà il titolo «L’asino è il popolo: utile, paziente, bastonato». Caratteristica basilare del settimanale era l’aspro spirito anticlericale. La risposta da parte conservatrice arriverà nel 1907 da Bologna con la fondazione di “Il mulo. Periodico settimanale anticanagliesco”. Entrambi chiuderanno le pubblicazioni nel 1925, quando sicuramente il clima politico non aveva più l’effervescenza e la libertà di discussione degli anni precedenti.
Presentiamo in questa e nelle prossime tre immagini la pagina iniziale e quella finale dei quattro numeri de «L’asino» del gennaio 1902, anno in cui il tema anticlericale diventa preponderante all’interno della polemica proposta dal periodico. Si veda come nel capitolo 25 del romanzo si sottolinei l’importanza dell’anticlericalismo nella ideologia socialista proprio in relazione al fatto che, in occasione di un comizio, le strade sono tappezzate con le copertine de «L’asino» disegnate da Gabriele Galantara. È possibile scaricare le 8 pagine della rivista del gennaio 1902 in cui si legge la firma in copertina, Rata Langa, anagramma di Galantara. In una successiva immagine potrete trovare ulteriori informazioni sul periodico.
«L’asino è il popolo: utile, paziente, bastonato», 5 gennaio 1902.