Album "Il Sole dell'Avvenire": immagini e documenti
La trilogia Il Sole dell’Avvenire comprende i volumi Vivere lavorando o morire combattendo (2013), Chi ha del ferro ha del pane (2014) e Nella notte ci guidano le stelle (2016). Dal momento che ne sono state pubblicate edizioni diverse (tutte dell’editore Mondadori) cercheremo di dare riferimenti ai capitoli dei romanzi piuttosto che a pagine specifiche, in modo da rendere più semplice il reperimento degli episodi citati qualunque edizione si consulti. I capitoli sono d’altra parte sufficientemente brevi perché questa modalità sia utile e semplice. Quando si renderà necessario citare frasi precise, le citazioni sono tratte dalle seguenti edizioni:
Vivere lavorando e morire combattendo, Milano, Mondadori, 2013.
Chi ha del ferro ha del pane, Milano, Mondadori, 2019.
Nella notte ci guidano le stelle, Milano, Mondadori, 2016.
Buona parte della gallery è incentrata sul secondo volume della trilogia, Chi ha del ferro ha del pane, che è stato il volume consigliato al gruppo di lettura. Sono presenti però anche documenti e immagini che fanno riferimento al primo e, in misura minore, al terzo volume, secondo uno sviluppo cronologico che segue quello del romanzo.
Chi ha del ferro ha del pane: «Il Popolo d'Italia»
Il motto che dà il titolo al secondo volume campeggia nella testata de «Il Popolo d'Italia», il “quotidiano socialista” fondato da Benito Mussolini. In questo caso il ferro sembra essere non quello delle armi ma quello delle macchine industriali, come enunciato nel capitolo 51:
«L‘altro argomento era che l’Italia aveva bisogno di modernizzarsi, di avere accesso a un’industrializzazione completa. Solo così, sostenevano gli ex socialisti, una rivoluzione proletaria sarebbe diventata possibile. Questa, almeno, era la tesi enunciata da Benito Mussolini e dal suo nuovo giornale, “Il Popolo d‘Italia”, che sotto il titolo recava la frase di Blanqui: “Chi ha del ferro ha del pane”. A Molinella erano arrivati solo i primi numeri, poi i rivenditori avevano rifiutato di tenerlo» (p. 368).
Col senno di poi, era forse più indicativo delle intenzioni di Mussolini il secondo motto presente sulla testata, parole di Napoleone: “La rivoluzione è un’idea che ha trovato delle baionette”.
«Il popolo d’Italia. Quotidiano socialista», 31 dicembre 1914.