Album "I mille volti di Sarti Antonio"
Il romanzo Ombre sotto i portici, pubblicato per la prima volta nel 1976 e in diverse occasioni negli anni successivi, spesso anche insieme ad altri romanzi brevi, offre tematiche in gran parte già affrontate nelle galleries precedenti, a partire dalla doppia visione della città qui rappresentata con una sineddoche dai portici. Elemento generalmente considerato simbolo di civiltà - uno spazio che potrebbe rimanere privato diventa invece luogo pubblico che offre riparo e conforto a chi si trova in strada - può diventare spazio minaccioso, capace di offrire angoli nascosti e oscuri ai malintenzionati.
Per non ripetere tematiche già viste, il romanzo sarà quindi solamente spunto per illustrare brevemente la carriera teatrale di Loriano Macchiavelli - in buona parte precedente la produzione giallistica ma che continua e riemerge anche dopo il successo come romanziere - e spendere qualche parola sulla nascita di Sarti Antonio. Questo ci porterà ad esplorare un aspetto curioso, cioè come nel corso degli anni i personaggi principali della serie dedicata a Sarti Antonio - e in particolare il sergente stesso - sono stati rappresentati in media che prevedono l’utilizzo dell’immagine, statica o in movimento: illustrazioni che hanno accompagnato alcuni romanzi e trasposizioni a fumetti nell’ambito del documento cartaceo, film e serie TV nell’universo della multimedialità.
Da una parte diversi illustratori hanno quindi dato un volto al sergente e ai suoi compagni di avventure - come sempre in maniera più o meno fedele alle indicazioni fornite da Macchiavelli, quando presenti - dall’altra alcuni attori sono stati scelti per mettere i propri lineamenti al servizio dei personaggi. Fra questi uno è veramente diventato il volto per eccellenza di Sarti nell’immaginario del pubblico, tanto che, lo vedremo, è spesso finito anche sulle copertine dei romanzi.
Il Teatro Sanleonardo
Il GTV riesce ad ottenere la chiesa di San Leonardo, in vicolo Bolognetti, nel 1960. Macchiavelli ebbe una parte fondamentale nella ricerca della sede, come si legge nel capitolo dedicato a questo episodio presente nel libro visto nell’immagine precedente. I lavori per restaurare l’edificio e renderlo idoneo agli spettacoli furono molto impegnativi, come testimoniano queste foto, ma alla fine del 1960 il teatro venne inaugurato con lo spettacolo La madre di Bertolt Brecht. Un piccolo dettaglio: durante l’incontro 50 anni con Macchiavelli Loriano, scrittore - tenutosi all’Archiginnasio il 9 maggio 2024 e facente parte del nostro progetto Ombre sotto i portici - Macchiavelli ha raccontato di come si sia positivamente stupito vedendo pochi giorni prima una locandina che promuoveva proprio una nuova messa in scena di questo spettacolo in qualche teatro indipendente bolognese.
Luciano Leonesi, Calorosi gli applausi, da domani si replica. L'epica storia del Gruppo Teatrale Viaggiante, Milano, Vangelista, 1986.