dal 19 al 27 ottobre 2019 @ Luoghi vari

Festa internazionale della storia

XVI edizione

LA STORIA È VIVA perché ha generato e plasma le situazioni e le vicende attuali che sono gli effetti transitori di una lunghissima serie di mutamenti che si sono succeduti nei millenni, lasciando tracce e retaggi ancora in gran parte percepibili nei contesti odierni. Rinvenire e osservare le loro ripercussioni nel presente permette non solo di comprenderne lo spessore storico, ma anche di trarre dalla loro conoscenza maggiori opportunità di scelta per il presente e per il futuro.

LA STORIA È VIVA perché non c’è angolo del nostro corpo e della nostra mente che non sia frutto dei lasciti di migliaia di persone che ci hanno preceduto e pertanto perché siamo allo stesso tempo esiti e soggetti della storia; una storia di cui ci si deve sentire partecipi ed artefici.

LA STORIA È VIVA perché la consapevolezza delle eredità che ci ha lasciato induce al rispetto e alla responsabilità nei confronti del patrimonio ambientale e storico-artistico. Non a caso l’attenzione e l’impegno sui temi della salvaguardia e della tutela dei beni culturali sono proporzionali al grado e alla qualità della conoscenza storica.

LA STORIA È VIVA perché considerare la vita attuale come il suo esito parziale consente di puntare un obiettivo verso il passato anche più remoto attivando un osservatorio permanente attraverso cui le vicende vicine e lontane appaiono come sviluppi di una grande rappresentazione collettiva nella quale ciascuno più o meno consapevolmente svolge la propria parte.

LA STORIA È VIVA, perché in questa chiave rivela un'effettiva multidisciplinarità e una maggiore accessibilità e concretezza, come terreno di raffronto delle interrelazioni tra fenomeni diversa natura e tra eventi locali e tendenze e trasformazioni a vasta scala.

LA STORIA È VIVA perché, oltre l’apparente aridità delle pagine dei libri e delle sequenze di date ed eventi da ricordare che spesso ne deprimono il significato, c’è la vita di milioni di persone che hanno gioito, sofferto e amato come noi: ritrovarle e cercare di capirle può contribuire a renderci eredi consapevoli del passato e artefici preparati del futuro.


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