18 dicembre 2021, 16:00 @ Palazzo Vizzani

Vasi Comunicanti

Raja Kaja e Chadwick Meyer | A cura di Alchemilla (13 novembre – 18 dicembre 2021)

Vasi Comunicanti è un progetto mirato a far emergere una pluralità di linguaggi e tecniche, legati alla diversa natura degli artisti presenti negli studi di Alchemilla: pittori, scultori, designer, videomaker, performer. Il progetto si focalizza sulla collaborazione tra gli artisti ospitati e le realtà cittadine che dimostrano affinità con la loro ricerca, creando in questo modo una relazione tra gli artisti, lo spazio nel quale agiscono, e i luoghi significativi della città di Bologna.
Il progetto viene sviluppato per valorizzare la produzione degli artisti negli studi e la condivisione delle singole pratiche: lo studio viene inquadrato come luogo di ricerca, sperimentazione e produzione, che diventa spazio aperto alla condivisione e all’interazione con il pubblico.
Gli artisti individuati per questa prima edizione del progetto sono Ragia Kaja A. e Chadwick Meyer.
L’orientamento dei singoli progetti presentati dagli artisti coinvolti offre uno sguardo diverso sul tema della sostenibilità, sensibilizzando al consumo consapevole e invitando al riuso creativo dei diversi materiali. Nei due mesi di svolgimento del progetto, il calendario degli appuntamenti si struttura in modo funzionale per far conoscere al pubblico le modalità di ricerca e di lavoro di Kaja e Meyer, attraverso incontri, laboratori, open studio e momenti performativi di interazione con i visitatori.


CALENDARIO
Ragia Kaja
Sabato 13 novembre, ore 15-19: studio visit e laboratorio con Ragia Kaja A., fondatrice di XXI Arrondissement
Il laboratorio si pone l’obiettivo di sensibilizzare il visitatore al consumo sostenibile e consapevole nell'ambito della moda, anche attraverso l'apprendimento di alcune tecniche manuali applicate a materiali di scarto.
Assieme a Ragia Kaja A. ogni giovane artista curerà una fase/tecnica diversa del processo di trasformazione. Il laboratorio è condotto in collaborazione con Ilaria Depari (Collettivo Studentesco ABABO), Angeliky Ploumidou e Federico Falanga (Collettivo Rialto 18).
Numero limitato di partecipanti fino a esaurimento posti, per prenotazioni link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-vasi-comunicanti-alchemilla-xxi-arr-studio-visit-upcycling-lab.eventbrite.it

Giovedì 2 dicembre, ore 19:00 [Extra]Ordinary Beings | Sfilata di Moda Sostenibile.
Nei saloni di Alchemilla, XXI Arrondissement (progetto di moda sperimentale ideato da Ragia Kaja A.) sfila insieme a un’accurata selezione di operatrici locali del settore, affini per contenuti:
- SocialChic (Mondo Donna Onlus)
- ReclecticBazar, Vintage Retail.
- Folks Market, Vintage Retail.
- Allegra Pizzoleo, Designer.
Ingresso libero su prenotazione, fino a esaurimento posti, scrivendo a: rka.xxiarr@gmail.com


Chadwick Meyer
Martedì 23 novembre, dalle ore 12 alle 16, l’artista insieme agli organizzatori ha immaginato di compiere un’azione interattiva attraverso alcuni luoghi significativi della città di Bologna. Un’opera di grande formato realizzata da Meyer in cartone, a tutti gli effetti materiale di scarto della produzione industriale legata all’imballaggio e all’e-commerce, compirà una passeggiata simbolica partendo dalla stazione ferroviari dell’alta velocità fino a rientrare negli spazi di Alchemilla per raccontare anche all’esterno le attività dell’associazione, attraverso una documentazione fotografica l’azione, che verrà veicolata anche  attraverso i canali social di Alchemilla.

Da mercoledì 15 a sabato 18 dicembre: studio visit | work in progress.  Meyer apre il suo studio al pubblico. Le opere dell’artista, insieme ai suoi abituali strumenti di lavoro e ai materiali utilizzati verranno ambientati nei saloni di Alchemilla. Chadwick Meyer sarà presente e impegnato nella produzione come fa abitualmente nel suo studio, ma offrendo in questo caso al pubblico uno spazio più ampio per osservare da vicino il suo lavoro e interagire direttamente con l’artista.
Date e orari Open Studio - Chadwick Meyer: 
- Mercoledì 15, giovedì 16 e venerdì 17 dicembre, dalle ore 18.00 alle 20.00
- Sabato 18 dicembre, dalle ore 16.00 alle ore 20.00
Ingresso libero


BIO ARTISTI
Ragia Kaja A.

Ragia Kaja Abdulwahed nasce a Bologna nel 1979. Dal 1998 comincia a lavorare come costumista, capo costumista e art director per Imprese di Eventi e Spettacolo. Dal 2003 ristabilisce la propria base a Bologna e riprende a coltivare lo studio nell’ambito della moda e della sartoria frequentando i corsi di Fashion Design, presso Next-Istituto Carlo Secoli, Fashion’s Future: the Sustainable Development Goals (promosso da Fashion Revolution Org), Fashion and Sustainability: Understanding Luxury Fashion in a changing World (UAL, London College of Fashion, in collaborazione con Centre for Sustainable Fashion e KERING GROUP.), Understanding Fashion: from Business to Culture (Institut Français de la Mode, Paris).
Dal 2019 Ragia Kaja stabilisce il suo atelier negli spazi di Associazione Alchemilla, e proprio qui comincia la gestazione di XXI Arrondissement, un progetto dove sviluppare il tema della resilienza, principalmente attraverso il linguaggio della moda. Il suo progetto affronta alcune problematiche legate alla sostenibilità in chiave socio-culturale attraverso il riciclo, l’upcycling e il repurposing.
(https://xxiarr.com/)

Chadwick Meyer
Chadwick Meyer è nato negli USA nel 1978 e cresciuto nella giungla della Papua Nuova Guinea da una famiglia di missionari. Dopo essersi trasferito negli Stati Uniti, ha frequentato il seminario dove ha studiato teologia e conseguito il Master of Divinity. La sua vita nel 2002 ha poi cambiato direzione, quando insieme a due soci crea una startup tecnologica a San Francisco (California), in cui lavora tuttora come programmatore e imprenditore (Gutensite e Sitetheory). Nel 2017 ha scelto di trasferirsi a Bologna. L’arte è rimasta una passione costante, che lo ha accompagnato nelle diverse fasi della vita. Dal 2019 stabilisce il suo studio da Alchemilla, dove è impegnato nella realizzazione di una serie di sculture di grandi dimensioni, interamente realizzate di cartone recuperato. Il suo lavoro si focalizza sui valori della cultura e sul tema della sostenibilità sia ambientale che culturale. Trasforma in opere d’arte elementi privi di valore, abbandonati, ma abbondanti nelle nostre strade, come le scatole di cartone dei pacchi Amazon. In questa serie di lavori i materiali assumono le forme di corpi femminili, evocativi e sensuali.