Un presepe di Giovanni Putti dall’Accademia di Belle Arti di Bologna
mostra | inaugurazione giovedì 7 dicembre h 17.30
Come di consueto i Musei Civici d’Arte Antica organizzano al Museo Davia Bargellini una mostra dedicata al presepio tradizionale, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna e con la partecipazione del Centro Studi per la Cultura Popolare.
La mostra è a cura di Mark Gregory D’Apuzzo, Antonella Mampieri e Alfonso Panzetta.
Quest’anno è protagonista un presepe in terracotta di Giovanni Putti, proveniente dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, che viene esposto al pubblico per la prima volta.
Formatosi all’Accademia Clementina, Giovanni Putti (Bologna, 1771-1847) appartiene al gruppo degli artisti neoclassici nativi di Bologna, che cercheranno anche fuori dalla patria successo e fortuna. Dopo le prime vittorie accademiche nei premi Marsili Aldrovandi, coronate nel prestigioso Premio Curlandese (1810), la sua attività si divide tra chiese e case private, apparati effimeri e monumenti funebri.
Per la devozione privata realizza alcuni presepi, che rielaborano un gruppo composto dalla Sacra Famiglia con il bue e l’asino, a cui si accostano figure adoranti, una donna che accompagna un bambino, un giovane in ginocchio con le mani sul petto o che reca un agnello, altre figure maschili inginocchiate.
Ispirato ad un gruppo analogo, opera di Giacomo De Maria, di cui il Museo Davia Bargellini espone in comodato gratuito una versione (sala 6), il Presepe di Giovanni Putti dell’Accademia di Belle Arti dimostra come un’idea possa essere declinata con lievi varianti e con risultati sempre nuovi.
Al centro della composizione il Bambino è trattenuto dalla Vergine che si volge di lato, tendendo la mano a una giovane donna che accompagna un fanciullo, che devotamente la prende e la bacia. Dalla parte opposta Giuseppe si volge cordialmente ad un giovane, appoggiandogli la mano sulla spalla. Sullo sfondo un fondale di tronchi legati tra loro, su cui poggia un drappo teatralmente panneggiato; da dietro spunta una pianta d’invenzione, che lo scultore e il suo pubblico assimilano probabilmente ad una palma. Le teste dell’asino e del bue appaiono ai lati a completare l’insieme. In basso a destra, tracciata nella creta ancora fresca, spicca la firma dell’autore: “Putti f.”.
Visite guidate:
venerdì 8 dicembre 2023 h 16
mercoledì 13 dicembre 2023 h 16.30 (apertura straordinaria del museo dalle 14 alle 18) *
sabato 16 dicembre 2023 h 11 *
sabato 23 dicembre 2023 h 11 *
martedì 26 dicembre 2023 h 16.30 *
sabato 6 gennaio 2024 h 16.30
domenica 14 gennaio 2024 h 16.30 *
* a cura di RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza
Attività speciali di mediazione in mostra:
venerdì 8, 14, 22 e 29 dicembre h 14-18
Un mediatore culturale sarà presente in mostra a disposizione del pubblico per fornire informazioni e approfondimenti sui contenuti.
Ingresso: gratuito
Orari di apertura:
martedì, mercoledì e giovedì h 10-15
venerdì h 14-18
sabato, domenica e festivi h 10-18.30