FATMA BUCAK. Tremendous gap between you and me
installazione site specific, 2025
“Examining the work of Fatma Bucak is like looking down on a deconstructed map. Here we find trails travelled and then cancelled out, landscapes designed and abandoned, a geography that continually redraws itself, intertwining facts and biographies but also others removed and non-identities.” Ricomporre i pezzi di un racconto significa creare un’alternativa alle storie date. C’è sempre un elemento che permette di riflettere sulla storia e di percepirla da una prospettiva inaspettata.
In occasione di ART CITY Bologna 2025 l’artista presenta per la prima volta Tremendous gap between you and me, un’installazione site-specific all’interno di Porta Castiglione. Il varco appare traboccante di grossi pezzi di macerie e assomiglia a una rovina che espelle il suo contenuto - come se stesse rifiutando la facciata che un tempo serviva a definire la sua esistenza. Le rovine si intrecciano con la storia delle Porte di Bologna, ricordando anche la devastazione lasciata dall’alluvione dell’ottobre 2024. Qui il passato visionario è presente, la sensibilità contemporanea deve accoglierlo piuttosto che tentare di cancellarlo.
All’interno delle macerie si trova un’installazione sonora, un’intensa
esperienza canora composta per riflettere sul canto di Hildegard, basata su una poesia scritta dall’artista. Il cumulo indistinto di rovine porta con sé un senso di possibilità di nuova vita che emerge dalle ceneri, come a chiedere: da questa fine può nascere un nuovo inizio? La distanza su cui insiste l’artista nella poesia non è solo quella tra gli esseri umani, ma anche tra le entità non umane, evidenziando l’abisso tra gli esseri viventi che condividono le catastrofi del tempo presente. Il canto si decostruisce, si spegne gradualmente ogni volta che lo sentiamo sotto le macerie, fino a trasformarsi in un rumore indistinto, per poi riprendere. Nell’insieme, il brano è quasi un requiem per la distruzione, un invito a riconoscere ciò che è già avvenuto, così da rendere possibile la ricostruzione.
Porta Castiglione
L’origine di Porta Castiglione è incerta, nonostante la sua presenza all’interno del perimetro murario urbano sia documentata già nel 1327. La Porta conserva ancora il suo aspetto medievale originario composto da mattoni rossi, un arco a sesto acuto, una torre quadrata sovrastante il varco d’ingresso e una copertura in tegole. PortaCastiglione potrebbe essere nominata anche la ‘Porta dei canali’ perché, accanto ad essa, scorreva il canale Savena, che con le sue diramazioni forniva l’energia idraulica necessaria agli opifici cittadini in cui si lavorava la lana e la seta.
Special Program
a cura di Caterina Molteni
assistente curatoriale Gabriele Logiudice
project management Sabrina Samorì
logistica e allestimenti Lorenza Cariello
- main sponsor Banca di Bologna
Orari di apertura:
da giovedì 6 a domenica 16 febbraio 2025.
Fruibile dall'esterno.