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Dinastia Savini
Giacomo (1768-1842) | Alfonso (1838-1908) | Alfredo (1868-1924)
Al Museo Ottocento Bologna, dal 18 ottobre 2024 al 3 marzo 2025, la mostra Dinastia Savini - Giacomo (1768-1842), Alfonso (1838-1908), Alfredo (1868-1924), a cura di Francesca Sinigaglia e Ilaria Chia.
Una grande esposizione sulla famiglia Savini, i cui protagonisti, grazie alla complessità genealogica e alle relative qualità artistiche, possono essere considerati, a buon diritto, l’autentico specchio dell’Ottocento artistico bolognese: l’alto livello qualitativo promuove i Savini ad exempla delle variegate correnti stilistiche che dominarono e si svilupparono nell’intero secolo XIX. Sono diversi i membri che composero la dinastia e che ebbero una lunga fortuna critica.
La mostra parte da inizio secolo, per approfondire la figura di Giacomo Savini (Bologna, 1768-1842) che, allievo di Vincenzo Martinelli, è stato tra i referenti principali del periodo Neoclassico, in particolare del paesaggio. Di quest’ultimo si espongono rarissimi dipinti inediti.
Da metà secolo si distinse poi Alfonso Savini (Bologna, 1838 – 1908) che ebbe una vita molto lunga e sviluppò il suo interesse per la pittura di genere, prima di taglio neo-pompeiano e poi neo-settecentesco, tramite il mercante d’arte Adolphe Goupil che lo fece conoscere in tutto il mondo. Nel 1895 partecipò anche alla prima Biennale di Venezia. I suoi dipinti si conservano nelle raccolte internazionali più prestigiose.
Chiuse il secolo infine Alfredo Savini (Bologna, 1868 – Verona, 1924) che, rielaborando la lezione del padre, si gettò su linee liberty e iper-realistiche. Vinse il Premio Baruzzi nel 1896 con Auxilium ex alto e, dopo essersi trasferito a Verona, nel 1905 espose alla Biennale di Venezia.
I Savini, nonostante la forte diversità iconografica che li distinse, ebbero un minimo comune multiplo che li accomuna tutti: il raggiungimento della più elevata maestria pittorica, attraverso una formazione comune presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e la frequentazione delle esposizioni nazionali e internazionali. La mostra, composta da prestiti pubblici dalle più importanti collezioni nazionali e privati, dialoga con la collezione permanente del Museo Ottocento Bologna, in un approfondimento magistrale e ricco di spunti di riflessione.
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Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00
Aperture durante le festività:
24 dicembre: dalle 10:00 alle 14:00
26 dicembre: dalle 10:00 alle 19:00
31 dicembre: dalle 10:00 alle 14:00
1° gennaio: dalle 10:00 alle 19:00
Biglietti ingresso: 12€ intero / 10€ ridotto (Card Cultura, Bologna Welcome Card, studenti, gruppi dalle 7 persone in su, bambini dai 6 anni, insegnanti, giornalisti) / 6€ Studenti Università di Bologna / Gratuito (bambini sotto i 6 anni, guide turistiche con patentino, disabili e accompagnatori)
Informazioni e prenotazioni: tel. 051 4989511 | info@mobologna.it
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Giacomo Savini, Mollezza, s.d., tempera su carta, 26 x 36 cm
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Alfonso Savini, Nydia e Glauco, 1869, olio su tela, 40x61 cm
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Alfredo Savini, Candore, 1898, olio su tela, 69,5x112 cm, Fondazione Cariverona
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Alfredo Savini, Pigmalione, 1896, olio su tela, 91x128,5 cm, Fondazione Cariverona